Anticorruzione e 231 – Asso231 rilascia le Linee Guida per l’integrazione

Share on linkedin
Share on twitter
Share on facebook

Asso231 – Associazione Nazionale degli Stakeholders del Dlgs 231/01 ha rilasciato le Linee Guida GS 231_190:2014 “Sistemi di Gestione della Responsabilità Amministrativa e per la Prevenzione della Corruzione” per la realizzazione di Modelli 231 integrati con le disposizioni della Legge 190/12 e del Piano Nazionale Anticorruzione (PNA).

La Linea Guida ha lo scopo di aiutare soprattutto gli enti di diritto privato in controllo pubblico, le società partecipate dalle pubbliche amministrazioni di cui al comma 1 e le società da esse controllate ai sensi dell’articolo 2359 c.c., ad attuare quanto previsto dal PNA, in tema di “obblighi anticorruzione”, anche se sono applicabili a tutti i soggetti destinatari della Legge 190/12.

Per enti di diritto privato in controllo pubblico si intendono le società e gli altri enti di diritto privato che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle pubbliche amministrazioni, sottoposti a controllo ai sensi dell’art. 2359 c.c. da parte di amministrazioni pubbliche, oppure gli enti nei quali siano riconosciuti alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di partecipazione azionaria, poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi”.

Il PNA dispone che “al fine di dare attuazione alle norme contenute nella l. n. 190/2012 gli enti pubblici economici e gli enti di diritto privato in controllo pubblico, di livello nazionale o regionale/locale sono tenuti ad introdurre e ad implementare adeguate misure organizzative e gestionali”.

Una di queste misure, adottata da molte società partecipate, è rappresentata dal modello organizzativo idoneo ex d.lgs. n. 231/2001. E, in questo senso, il PNA, riconoscendo, in qualche modo, la necessità di non realizzare inefficaci sovrapposizioni tra diverse misure, si sofferma sul coordinamento tra la legge n. 190/2012 e il d. lgs. n. 231/2001, disponendo come segue:

“Per evitare inutili ridondanze qualora questi enti (le società partecipate, ndr) adottino già modelli di organizzazione e gestione del rischio sulla base del d.lgs. n. 231 del 2001 nella propria azione di prevenzione della corruzione possono fare perno su essi, ma estendendone l’ambito di applicazione non solo ai reati contro la Pubblica amministrazione previsti dalla l. n. 231 del 2001 ma anche a tutti quelli considerati nella l. n. 190 del 2012 , dal lato attivo e passivo, anche in relazione al tipo di attività svolto dall’ente (società strumentali/società di interesse generale)”.

La Linea Guida GS 231_190:2014, ad oggi, rappresenta l’unico strumento a disposizione per la realizzazione ed adozione di siffatti “Modelli Integrati”, prevedendo anche l’ulteriore integrazione con i Sistemi di Gestione ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001, SA 8000, ISO 31000.

Per maggiori informazioni, visita il sito www.asso231.it

Vuoi saperne di più sulla compliance?

Nell’area riservata trovi tanti vantaggi esclusivi
Alfredo Sannoner

Alfredo Sannoner

Alfredo Sannoner è Dottore in ingegneria e calligrafo, ha una ampia competenza nei Sistemi di Gestione ed è un esperto di analisi organizzativa e di rischio secondo il decreto legislativo 231/01, nonché membro di numerosi Organismi di Vigilanza. Completa la sua esperienza professionale la conoscenza della normativa GDPR. Inoltre, è formatore sulle tematiche D.Lgs 231/01 e GDPR. Trasparenza, lealtà, competenza ed etica sono probabilmente i suoi valori più importanti nel suo lavoro quotidiano lavoro. Consulente senior di Probitas e PK Consulting da più di 15 anni.

Mettiti alla prova!
Quanto ne sai
di compliance?

Fai il test per scoprirlo subito

Torna su