L’affidamento diretto del servizio di trasporto pubblico ferroviario da parte degli Enti territoriali competenti: una deroga in equilibrio tra i molteplici interessi in gioco.
Si segnala come lo scorso 25 Ottobre 2017 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) abbiano deliberato ed inviato alle Regioni, alla Conferenza Unificata Stato Regioni, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministero dell’Economia e delle Finanze una segnalazione congiunta in tema di procedure per l’affidamento diretto del servizio di trasporto pubblico regionale ferroviario.
Le concessioni di servizi di trasporto pubblico di passeggeri sono escluse dall’ambito applicativo del Codice degli Appalti e sono disciplinate dal Regolamento CE n. 1370/2007 che, pur esprimendo un favor per il ricorso alle procedure ad evidenza pubblica, annovera la gestione diretta, l’affidamento in house e l’affidamento diretto tra le ulteriori modalità organizzative cui poter ricorrere liberamente in deroga.
Ad oggi quasi tutti i contratti di servizio attivi nelle Regioni italiane sono stati stipulati in deroga alla procedura ad evidenza pubblica, ricorrendo all’affidamento diretto, ed è come se la deroga fosse divenuta la regola. Posto gli evidenti e molteplici rischi che possono annidarsi in siffatta prassi, le tre Authority hanno ritenuto opportuno fornire delle indicazioni che possano stimolare l’attuazione delle disposizioni normative e regolamentari in materia maggiormente conforme ai principi concorrenziali.
La scelta di procedere ad affidamento diretto del servizio di trasporto pubblico ferroviario non legittima alcun deficit di trasparenza, tutt’altro: sugli enti affidanti incombono obblighi informativi e motivazionali più stringenti, incombe l’obbligo di consentire il confronto competitivo tra le offerte giunte da altri operatori eventualmente interessati e, dunque, l’obbligo di rendere disponibili ed accessibili i dati e le informazioni relative al servizio. Il tutto in un più ampio respiro di conformità ai principi ispiratori di cui all’art. 4 del Codice degli Appalti, ossia economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità.
Si rinvia alla lettura dell’Atto di segnalazione congiunta del 25 Ottobre 2017 cliccando qui.