Linee di indirizzo per la gestione del rischio reato in materia SSL per le PMI italiane

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Il Decreto Legislativo n. 231 del 2001 ha introdotto nella legislazione italiana la responsabilità delle organizzazioni per la commissione di specifici reati penali, se commessi da soggetti subordinati o apicali nel loro interesse o a loro vantaggio. L’articolo 25 septies, introdotto nel 2007, ha esteso tale responsabilità ai reati relativi alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (SSL).

La prevenzione efficace di tale rischio è, pertanto, una priorità per le organizzazioni ma non è sempre semplice individuare le modalità più opportune per una gestione ottimale di tale aspetto a causa della molteplicità dei rischi potenzialmente presenti e della complessità delle disposizioni normative applicabili alla materia.

Per rispondere a questa esigenza, nel 2023, dall’interazione tra Inail e Capitalimprese, sono emerse le “Linee di indirizzo per il monitoraggio e la valutazione del rischio della commissione dei reati relativi alla SSL di cui al 25 septies del d.lgs. 231/01”. Questo strumento è destinato a fornire un supporto operativo per il monitoraggio dei requisiti del sistema di gestione aziendale, in modo da avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa degli enti, fornendo un utile contributo alle piccole e medie imprese italiane.

Elemento distintivo di questo strumento è la sua logica di funzionamento e l’approccio alla mappatura dei rischi; si tratta, infatti, di una metodologia “top down” nella quale il processo di audit è condotto da esperti di prevenzione dei reati che identificano le attività sensibili, cioè quelle individuate come potenzialmente a rischio di commissione di reati (fase di identificazione delle attività sensibili).

Elemento di novità è anche la fase di valutazione del rischio, volta a identificare deviazioni potenziali dall’esecuzione corretta dell’attività e le relative conseguenze, che si basa su uno specifico set di parametri valutati con criteri definiti nelle linee di indirizzo che guidano l’auditor nell’effettuare una valutazione il più possibile oggettiva.

Un ulteriore aspetto di rilievo di questo strumento è la sua focalizzazione sulla governance. Le linee guida pongono l’attenzione su aspetti quali l’atteggiamento etico, l’engagement degli stakeholder e la leadership. Inoltre, promuovono il miglioramento continuo, attraverso una gestione efficace delle non conformità e delle azioni correttive. In questo modo, le organizzazioni possono adottare una cultura di prevenzione dei reati, perseguendo il miglioramento costante delle pratiche organizzative e della SSL.

Questo strumento rappresenta un’innovazione nel suo genere, grazie alla sua possibilità di integrazione con lo standard di conformità volontario UNI ISO 45001:2018, aumentando così la sua efficacia e applicabilità. Grazie a questo approccio, le piccole e medie imprese italiane sono meglio attrezzate per affrontare i rischi legati alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, ponendo la prevenzione dei reati al centro della propria strategia organizzativa.

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Chiara Visconti

Chiara Visconti

Chiara Visconti, laurea in Giurisprudenza, master in safety management e perfezionamento in responsabilità da reato degli enti ex D.lgs. 231/01; consulente e auditor nell’ambito dei sistemi di gestione per la qualità, l’ambiente e la salute e sicurezza sul lavoro nonché in ambito 231. RSPP e formatore qualificato in tematiche legate alla SSL (D.lgs. 81/08).

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