Riciclaggio e Corruzione: fenomeni trasversali sotto il controllo della ISO 37001 e del MOG ex D.Lgs. 231/01

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I reati di riciclaggio e corruzione rappresentano due rischi significativi per le aziende, data la loro grande diffusione e la portata dei danni che possono provocare. Questi due reati sono spesso correlati e possono alimentarsi a vicenda, creando un circolo vizioso di illegalità. La natura trasversale di questi fenomeni li rende particolarmente pericolosi per le aziende, poiché possono coinvolgere diverse aree organizzative e minare l’integrità delle stesse. Ad esempio, le pratiche di gestione del ciclo passivo, gli approvvigionamenti e i flussi finanziari possono diventare terreno fertile per attività illecite, così come l’assunzione di personale può essere influenzata dalla corruzione, compromettendo l’integrità dell’azienda fin dalle sue fondamenta. Per contrastare queste minacce, è essenziale dunque che le aziende adottino misure preventive adeguate e, in questo senso, tra gli strumenti più efficaci vi sono senz’altro il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOG) ex D.Lgs. 231/01 e lo standard ISO 37001 per la prevenzione della corruzione.

Questi due strumenti possono agire in modo complementare per individuare, prevenire e contrastare fenomeni corruttivi e di riciclaggio di proventi illeciti: il MOG va a definire i processi aziendali a rischio di commissione dei reati di ricettazione, usura e riciclaggio commessi volontariamente nell’interesse della Società e lo standard ISO 37001, nel contempo, introduce una serie di misure di controllo volte a ridurre specificamente il rischio di commissione di tali reati.

La corretta implementazione del MOG richiede il rispetto dei criteri e dei principi definiti dalle Linee Guida di Confindustria, i quali lo rendano idoneo, adeguato, attuale ed efficace. Ciò comporta la mappatura dei processi sensibili e dei controlli esistenti, l’analisi dei rischi e la definizione di misure di prevenzione e controllo attraverso un “Action Plan”. Nell’analisi dei rischi, tra i reati che possono generare proventi da riciclare, la corruzione rappresenta una delle minacce più significative. È ormai chiaro che la lotta alla corruzione e al riciclaggio non può essere delegata solo al diritto penale, ma deve coinvolgere anche gli aspetti amministrativi e finanziari. È essenziale quindi mettere in atto strumenti preventivi per tutelare l’integrità del sistema economico e coinvolgere attivamente gli operatori affinché segnalino comportamenti potenzialmente illeciti alle autorità competenti, grazie ai presidi organizzativi, procedurali e di controllo.

L’adozione dello standard ISO 37001 per la prevenzione della corruzione va vista poi come un’aggiunta decisiva in grado di mitigare proprio questi rischi.

L’adozione congiunta di MOG e ISO 37001 permetterebbe quindi alle aziende di adottare un approccio integrato per affrontare sia il riciclaggio che la corruzione, garantendo un ambiente aziendale etico, trasparente e sicuro. Tali strumenti sono fondamentali per proteggere la reputazione aziendale e promuovere una cultura di conformità ed integrità.

In conclusione, la lotta contro il riciclaggio e la corruzione richiede una strategia multidisciplinare, coinvolgendo sia aspetti legali che amministrativi, e la corretta implementazione di un MOG e di un sistema di prevenzione secondo lo standard ISO 37001 rappresentano uno dei migliori e più efficaci strumenti per contrastare tali fenomeni.

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Enrico Barni

Enrico Barni

Enrico Barni, laureato in Scienze Politiche con indirizzo amministrativo, è consulente in materia di organizzazione e risk management, in particolare su modelli organizzativi, supply chain & contract management, sistemi di gestione, compliance e social accountability. Segue progetti di consulenza sul D.Lgs. 231/2001, antiriciclaggio e GDPR, per i quali svolge anche attività di audit, elaborazione piani formativi ed erogazione formazione; è stato componente del Gruppo di lavoro per la redazione delle Linee Guida Anis (Associazione Nazionale Industria San Marino) per la costruzione dei modelli organizzativi ex DD 96/2010.

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