Le fattispecie di reato rilevanti – in base al D.Lgs. 231/2001 e successive integrazioni – al fine di configurare la responsabilità amministrativa dell’ente sono soltanto quelle espressamente elencate dal Legislatore ed, a tutt’oggi, possono essere comprese, per comodità espositiva, nelle seguenti categorie:
- delitti contro la pubblica amministrazione (quali corruzione e malversazione ai danni dello Stato, truffa ai danni dello Stato e frode informatica ai danni dello Stato, indicati agli artt. 24 e 25 del D.Lgs. 231/2001) o contro la fede pubblica (quali Falsita` in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento, indicati all’art. 25-bis D.Lgs. 231/2001);
- reati societari (quali false comunicazioni sociali, falso in prospetto, illecita influenza sull’assemblea, indicati all’art. 25-ter D.Lgs. 231/2001);
- delitti in materia di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico (ivi incluso il finanziamento ai suddetti fini), indicati all’art. 25-quater D.Lgs. 231/2001;
- delitti contro la personalità individuale (quali lo sfruttamento della prostituzione, la pornografia minorile, la tratta di persone e la riduzione e mantenimento in schiavitù, indicati all’art. 25-quinquies D.Lgs. 231/2001);
- Abusi di mercato, indicati dall’articolo 25-sexies D.Lgs. 231/2001);
- Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili, indicati dall’art.25-quater 1. del Dlgs 231/2001);
- Reati transnazionali: l’associazione per delinquere, di natura semplice e di tipo mafioso, l’associazione finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri o al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, il riciclaggio, l’impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita, il traffico di migranti ed alcuni reati di intralcio alla giustizia se rivestono carattere di transnazionalità;
- Omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro (art. 25-septies D.Lgs. 231/2001);
- reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita previsti dagli articoli 648, 648-bis e 648-ter del codice penale (art. 25-octies D.Lgs. 231/01);
- Delitti informatici ed illecito trattamento dei dati c.d. “Cybercrime” (art. 24-bis D.Lgs. 231/2001);
- Delitti di criminalità organizzata (art. 24-ter D.Lgs. 231/01);
- Delitti contro l’industria e il commercio (art. 25-bis-1 D.Lgs. 231/01);
- Delitti in materia di violazioni del diritto d’autore (art. 25-nonies D.Lgs. 231/01);
- Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorita’ giudiziaria (art. 25-decies D.Lgs. 231/01);
- Reati ambientali ed inquinamento del mare da parte delle navi (art. 25-undecies);
- Impiego di lavoratori stranieri irregolari (art. 25-duodecies);
- Corruzione tra privati (art. 25-ter)
Per una lista completa dei reati presupposto, scarica la tabella aggiornata delle fattispecie di reato
In prospettiva, così come indicato dalla Legge 300/2000, e da una serie di norme emanate nel tempo, tale responsabilità sarà estesa ad una serie di ulteriori fattispecie di reati, quali:
- Illeciti commessi con strumenti di pagamento, con computer o con dispositivi appositamente allestiti
- Comportamenti illeciti per l’entrata ed il transito di extracomunitari;
- Reati connessi al traffico illecito di stupefacenti e di precursori;
- Intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali (disegno di legge);
- Tutela penale appalti.